Un piccolo viaggio all’interno dei luoghi principali di “Yusuf di Kuyucak" che vi permetterà di entrare meglio nel mood del grande romanzo di Sabahattin Ali. Scopriamo allora: Kuyucak, Edremit e Ayvalık
Kuyucak, alle origini di Yusuf
“Nell’autunno del 1903, in una notte piovosa, i briganti assaltarono il villaggio di Kuyucak, non lontano dal distretto di Nazilli nella regione di Aydın, e uccisero un uomo e sua moglie.”
Iniziamo con la città che più di tutte legherà il proprio nome a Yusuf, che proprio qui nasce e muove i suoi primi passi prima di vedere la sua famiglia massacrata da dei banditi misteriosi. Situata sul fiume Meandro, nell’antica regione della Caria, la città, pur avendo origini ancor più antiche, fa il suo esordio nella storia grazie ad Antioco I, sovrano seleucide che la chiamerà “Antiochia sul Meandro”. Pur non essendo l’insediamento più importante della regione, il suo ruolo crebbe sempre più d’importanza per via della sua posizione strategica e del ponte che l’attraversava, elemento imprescindibile per il controllo del territorio. Non è un caso che nel corso dei secoli qui vi passarono alcuni consoli e diversi imperatori romani, fra cui svetta Traiano, che si recò qui nel 113. L’evento più importante della sua storia fu certamente la “Battaglia della valle del Meandro”, che nel 1211 vide contrapporsi l’Impero di Nicea contro il Sultanato selgiuchide di Rum (a voler essere pignoli, la battaglia in realtà si svolse a Yamalak, ad appena 16 km di distanza). Lo scontro fu durissimo, ma ad aver la peggio furono i turchi, che qui persero anche il loro sovrano, Kaykhusraw I. Da circa il 1426 tutta la provincia di Aydın legherà la propria storia a quella dell'Impero ottomano e, successivamente, a quella della Turchia odierna. Il nome odierno dovrebbe derivare da Kuyuçok, che in turco vuol dire “tanti pozzi” o “tante fonti”.
Edremit, al centro del romanzo
“Edremit era una graziosa cittadina di medie dimensioni, adagiata sui versanti delle colline di Çamtepe e Tavşanbayırı che la cingevano ai tre lati. La attraversavano due piccoli torrenti i quali, facendosi strada tra le vie lastricate del centro, confluivano in un punto chiamato Aşağıçarşı per poi rimettersi nel Büyükçay, che lambiva la cittadina poco più avanti. La vista che si poteva ammirare dalla cima di una delle colline era qualcosa di stupefacente.”
Pur essendo fondata originariamente dai Lelegi e dai Misi, Edremit passò rapidamente sotto al controllo della Lidia, a cui è legato l’antico nome di Adramittio; pare infatti che Adramitto fosse uno dei tanti figli di Aliatte II, re dei Lidi e padre del leggendario re Creso. Con il crollo della Lidia il controllo del territorio si alternò fra Persia e Mitilene, passando definitivamente ad Alessandro Magno dopo la battaglia di Granico del 334 a.C. . Con la morte del grande condottiero Adramittio passò prima ad Antigono I Monoftalmo, poi a Lisimaco, ai Seleucidi, al Regno di Pergamo ed infine ai romani, che ne ottennero il controllo a partire dal 133 a.C. . Sotto Roma la città godette inizialmente di grande ricchezza ed autonomia ma, a seguito della Prima guerra mitridatica, gran parte dei cittadini romani vennero uccisi o costretti a fuggire in mare; per tale motivo, una volta riconquistata, i suoi privilegi cessarono e tornò ad essere una “città normale”. Durante il periodo bizantino divenne un luogo abbastanza importante per via della sua posizione strategica e per questo fu a lungo contesa fra diversi eserciti, fra cui l’Impero latino e quello di Nicea, che proprio qui si sfidarono nel 1205. A metà del 14° secolo, dopo una breve parentesi con i Karasidi, Adramitto passò definitivamente agli ottomani, cambiando nome in Edremit. A seguito della battaglia di Çaldıran vennero qui accolti molti Tahtacı, particolare popolazione turca che segue l’Alevismo e che, proprio per il suo particolare credo, si rifugiò a lungo sui monti nei pressi della città.
Ayvalık, il sogno per un nuovo futuro
“Andrò ad Ayvalık con questi soldi, comprerò un carro, un cavallo e mi metterò a fare il cocchiere. Se guadagnerò abbastanza, me ne comprerò un altro e magari cambierò il carro con una carrozza a molle.”
Anche se non sono mai stati scavi accurati attorno alla città di Ayvalık, un tempo chiamata Kydonies, alcuni studi dimostrano che questo luogo ha origini estremamente antiche, che risalirebbero addirittura ai Misi, popolazione ancor più antica dei greci e che fondò il primo centro abitato. Quest’ultimo subirà poi diverse dominazioni come quella dei Lidi, passando poi al Regno di Pergamo e quindi all’Impero romano. Sotto Roma la città otterrà la sua massima gloria che nel corso del tempo tenderà a smarrirsi a seguito dei numerosi conflitti intercorsi fra bizantini, turchi e latini, qui giunti in maniera massiccia a seguito della Quarta crociata e della successiva nascita dell’Impero latino di Costantinopoli. Con la definitiva conquista ottomana, Ayvalık rimase perlopiù greca, tanto che fu particolarmente colpita dalla rivolta del 1821, che darà poi vita poi vita ad una Grecia indipendente, e dal successivo Scambio di popolazione fra Grecia e Turchia.