“The Protector” è una serie d’azione a tinte fantasy e storiche che vi farà rivivere le zone più belle dell’antica Istanbul
The Protector
The Protector racconta la storia di Hakan Demir, un giovane proveniente dal Gran Bazar che scopre improvvisamente di far parte della stirpe dei Protettori, antico clan che fin dal 15° secolo fa la guerra agli Immortali, malvagi esseri dalle sembianze umane che bramano la distruzione della città. Ad aiutarlo ci saranno i Leali, gruppo che da secoli sostiene la sua missione, e due oggetti magici: un pugnale in grado di uccidere gli Immortali e una veste magica in grado di renderlo invincibile.
A difesa di Istanbul
Non volendo e potendo far troppi spoiler, sono obbligato fin da subito a rivelarmi quelli che, dal mio punto di vista, sono le cose più e meno riuscite di questa serie. L’aspetto di gran lunga più interessante ritengo che sia quello inerente ai luoghi, tutti meravigliosi e legati alla parte vecchia di Istanbul, spesso visitata solo in maniera superficiale, ma in grado di brillare di una bellezza tutta sua sia in luoghi celebri come la Moschea di Solimano che in luoghi decisamente più umili e popolari. Quest’aspetto rapisce costantemente l’occhio, mettendo nello spettatore una voglia incredibile di visitare (o tornare a farlo) quegli ambienti e quegli spazi, illuminati questa volta da una nuova prospettiva. Altro elemento di pregio sono, a mio modo di vedere, la premessa, davvero ambiziosa ed interessante, e gli attori, perlopiù con il giusto physique du rôle per la sceneggiatura.
Purtroppo in questo caso gli aspetti negativi sono diversi, ma, a parer mio, non per forza determinanti sulla vostra scelta di guardare o meno questa serie. Il più evidente in assoluto sono gli eccessivi e costanti cambi di fronte dei vari personaggi; per carità, apprezzo un sacco quando non vi è un bene o un male assoluto, ma nel corso di quest’opera si fa spesso e volentieri fatica a capire davvero quali sono le varie alleanze da tanto mutano in fretta (oltre al fatto che tradimenti e contro-tradimenti sono davvero all’ordine del giorno). Altro aspetto peculiare sono i frequenti buchi di sceneggiatura che, per quanto talvolta siano dettagli, vanno a incidere sulla serietà del prodotto.
Perché e dove guardarla?
Perché guardare questa serie allora? Perché alla fine la si continua con piacere. Se volete un capolavoro allora fareste bene a cercare altro, ma se cercate una dizi d’azione dalle tinte fantasy-storiche e ambientata a Istanbul questo è il prodotto che fa per voi. Dico “dizi” e non “serie” perché fra tutte quelle portate finora sul sito della Casa editrice Altano è sicuramente quella che, una volta iniziata, mette davvero nello spettatore la curiosità di andare avanti, di finirla e scoprire se Hakan riuscirà infine a sconfiggere il suo nemico e dissipare tutte le sue costanti e incredibili trame.
La serie è disponibile su Netflix e si compone di 4 stagioni per un totale di 32 episodi che vanno dai 31 ai 51 minuti. Personalmente consiglio di guardarla in turco con i sottotitoli perché i dialoghi sono perlopiù comprensibili e possono essere un utile esercizio per chi vuole imparare il turco.